opere.
Cosa nascondi bella pietra nera
che da sempre ti giri e ti rivolti
nel letto arido di questo fiume avaro?
Le mie mani prodighe, colme di tenerezza, acarezzandoti sveleranno i segreti
e i sogni riposti nel profondo del tuo cuore.
Efisio Pisano
Diario di uno sconosciuto
———————————————————————————————————————– Lontano dall’isterica e invidiosa Babele dei viottoli dell’arte su per sentieri impervi tracciati dai piccapietre e dagli schiavi costruttori di templi e di piramidi. Sul mio cammino la pietra che mi disseterà senza che io la batta. Lei mi darà la sua acqua in cambio delle mie carezze.
Efisio Pisano
Diario di uno sconosciuto
———————————————————————————————————————– Dov’è finita la mia costola? Chi ha preso la mia costola?
Voglio la mia costola!
Chiunque sia stato a fregarmela nel sonno deve renderla.
Lo so che si può vivere anche senza ma la costola è mia e la rivoglio.
Fosse stata un’altra lascerei perdere.
Ho lasciato perdere un sacco di volte in passato ed è sempre stata la mia fortuna.
Questa volta invece no!
Non doveva prendersi proprio quella più vicina al cuore per farmelo ammalare.
Non so che chi è stato ma menomale che so dove trovarla.
L’ho rivista e vi giuro che a prenderla c’è davvero di che ammalarsi e morire.
E’ la più bella e di sicuro vale più lei da sola che quelle perse, quelle rotte e tutte le rimaste messe assieme.
Io voglio vivere non morire e insisto a dire, a gridare e a urlare che voglio la mia costola.
Tu sei la costola che da sempre mi mancava;
il cuore ti ha riconosciuto
e ti vuole accanto.
Efisio Pisano
Diario di uno sconosciuto
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